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E SE AL POSTO DELLA LUNA AVESSIMO TUTTI I PIANETI VICINO? COSA VEDREMMO DI NOTTE?

 

Cari cadetti vi siete mai chiesti cosa vedremmo nel cielo stellato notturno se invece di avere vicino la Luna, il nostro simpatico satellite naturale, potessimo invece vedere in maniera ravvicinata tutti i pianeti dell'intero sistema solare e nella loro grandezza naturale? Riuscite semplicemente a immaginare il grandioso spettacolo naturale che si mostrerebbe ai nostri occhi avendo tra noi e la Luna tutti questi meravigliosi astri come il passaggio dell’enorme Giove, o di Saturno con i suoi anelli, il blu dipinto di blu di Urano e Nettuno, l'infuocata Venere o il rossissimo Marte? Sarebbe uno spettacolo incredibile vero?

L'OCCHIO DI GIOVE: UNA TEMPESTA MOLTO PIU' GRANDE DELLA NOSTRA TERRA

Quel bellissimo occhio rosso di Gove è in realtà una tempesta talmente grande che potrebbe inghiottire il nostro pianeta natale senza alcun problema. Qel terribile ciclone è però lontano circa 400 milioni di miglia da noi e si trova su Giove. Il potente telescopio Hubble della NASA ha catturato un incredibile scatto di quanto sta avvenendo sul pianeta più grande delò nostro sistema solare.

VITA SU VENERE? FORSE, MA PUZZA DI BRUTTO

Il pianeta Venere non finisce mai di stupirci ed è da secoli al centro dell'attenzione di scienziati e studiosi per la sua somiglianza in termini di massa al pianeta Terra. Inoltre potrebbe non essere un caso il fatto che gli sia stato dato dagli antichi il nome dalla dea romana dell’amore e della bellezza. La sua atmosfera è molto più densa di quella terrestre, costituita al 96,5% da anidride carbonica e al 3,5% da azoto.

COME I TOPI SPAZIALI AIUTERANNO GLI ASTRONAUTI

COME I TOPI SPAZIALI AIUTERANNO GLI ASTRONAUTI

Come i topi spaziali aiuteranno in futuro gli astronauti nelle loro missioni nello spazio.

Uno dei problemi più importanti per gli astronauti è quello di mantenere tono muscolare e osseo in ambiente di microgravità e questo è il motivo principale che obbliga qualsiasi astronauta che debba partecipare a una missione spaziale a un allenamento continuo giornaliero. Accade spesso che in meno di due settimane, gli astronauti arrivino a perdere densità ossea e tono muscolare fino al 20%. 

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